Scuola primaria

Con un gesto... puoi imparare

La Scuola primaria

Struttura didattica ed organizzativa

“La scuola primaria si propone di:  

1. promuovere un percorso di attività nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, sviluppare al meglio le inclinazioni, esprimere le curiosità, riconoscere ed intervenire sulle difficoltà, assumere sempre maggiore consapevolezza di sé, avviarsi a costruire un proprio progetto di vita;
2. garantire l’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose e di acquisire i saperi irrinunciabili;
3. porsi come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola del primo ciclo d’istruzione, settembre 2012).

Nella scuola Primaria Audiofonetica sono presenti 14 classi, composte mediamente da 20 bambini. In ognuna di esse sono inseriti alcuni bambini sordi. 

Ogni modulo, composto da due o tre sezioni, è affidato a un numeroso gruppo di docenti che si occupa dell’insegnamento di italiano, di arte e immagine, di matematica, di scienze, di tecnologia, di storia, di geografia; da docenti specialisti di ed. fisica, di musica, di religione cattolica e di lingua inglese e da due docenti madrelingue inglese. 

Per le classi prime e seconde, è prevista anche la collaborazione di 2 insegnanti di laboratorio tridimensionale/arte e di 2 insegnanti di laboratorio operazionale. Nella scuola operano, inoltre, 6 assistenti alla comunicazione competenti in LIS, di cui 3 sordi e 5 logopediste, di cui una anche logogenista. Il cospicuo numero d’insegnanti consente di organizzare il lavoro scolastico tramite le compresenze, ossia attraverso la presenza contemporanea di più docenti in classe. Pertanto i bambini, sia sordi che udenti, hanno la possibilità di lavorare in gruppi molto ristretti (gruppi di interclasse, semi-classe, gruppi di livello) e quindi di sviluppare abilità e competenze e di raggiungere apprendimenti in forma pienamente personalizzata.


Ogni insegnante ha la possibilità di dedicarsi personalmente al recupero, al consolidamento o al potenziamento delle acquisizioni di ogni bambino, sordo o udente che sia. Pertanto il modello organizzativo della scuola primaria consente:

• di ottenere complessivamente un elevato numero di compresenze;
• di porre l’accento sulle educazioni (ed. all’immagine, ed. al suono e alla musica, ed. motoria) che si qualificano di primaria importanza nell’educazione degli alunni, in particolare dei sordi;
• ad ogni insegnante di avere funzioni dirette anche nelle attività di recupero, consolidamento e potenziamento;
• di conferire rilevanza alle attività di laboratorio.

In ogni classe è posizionata un monitor interattivo touch screen come incremento delle TIC a disposizione degli insegnanti e degli alunni.

VALUTAZIONE

La valutazione, nella Scuola primaria, avviene a diversi livelli: individuale, cioè da parte del singolo insegnante e collegiale, da parte dell’intero gruppo docenti, sulla base della situazione iniziale di ogni alunno, dalle osservazioni sistematiche, evidenziando i diversi processi di apprendimento, considerando anche l’impegno, l’autonomia di lavoro, i risultati delle verifiche periodiche delle attività programmate e degli interventi realizzati.

Le prove di verifica permettono di controllare, non solo il processo di apprendimento degli alunni, ma anche la validità delle attività proposte, consentendo eventuali adattamenti alla programmazione in itinere. 

I genitori prendono visione delle verifiche scritte, che vengono consegnate ai bambini per essere firmate.

I dati delle osservazioni sistematiche, raccolti e conservati dal docente, contribuiscono ad attivare la valutazione formativa (del processo) e di supportare la valutazione sommativa che sarà data al termine dei due quadrimestri, come previsto dall’Ordinanza Ministeriale n. 172 del 4 dicembre 2020:

- art.3  “A decorrere dall'anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali, ivi compreso l'insegnamento trasversale di educazione civica di cui la Legge 20 agosto 2019, n.92, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti" e  "i giudizi descrittivi da riportare nel documento di valutazione sono correlati ai seguenti livelli di apprendimento, in coerenza con i livelli e i descrittori del Modello di certificazione delle competenze, e riferiti alle dimensioni indicate nelle Linee guida: 

a) In via di prima acquisizione

b) Base

c) Intermedio

d) Avanzato".

 

COMPITI A CASA

Considerando che la giornata scolastica inizia alle ore 8,15 e che termina alle ore 15,45, va sottolineato che i bambini esauriscono gran parte delle risorse disponibili all’apprendimento sistematico.

Pertanto, durante i primi due anni della Scuola primaria, il compito a casa (sempre comunque commisurato all’età del bambino) viene proposto soltanto per avviare l’alunno all’assunzione di piccole responsabilità e per incrementare il grado di autonomia personale.

Tenendo sempre in considerazione questi obiettivi, a partire generalmente dalla classe terza, il compito a casa diviene funzionale al lavoro scolastico:

• rafforza le acquisizioni scolastiche;
• aiuta ad interiorizzare questi apprendimenti;
• consente di sviluppare la capacità di pianificare il proprio lavoro.

Perché il compito a casa possa rivestire un ruolo veramente educativo è fondamentale che:

• il bambino svolga autonomamente il lavoro assegnato;
• i genitori conferiscano importanza a tale attività e si impegnino a controllarla.